Roma, 6 febbraio 2017 – «Tra fine 2016 e inizio 2017 abbiamo avuto una serie di eventi che se si dovessero scrivere in un film dell’orrore sarebbe difficile descrivere in maniera così puntuale: quattro Regioni coinvolte e cinquantadue Comuni zona rossa sono una dimensione stratosferica che non viene percepita». Lo dice il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, partecipando alla presentazione del libro di Erasmo D’Angelis “Italiani con gli stivali” sulla storia del dipartimento di Protezione civile in Italia.
Da agosto, aggiunge, «…è il sistema che è stato sotto stress, a iniziare dai cittadini che sono quelli prevalentemente colpiti. Questi sei mesi sono stati difficilissimi, più di cinquantamila scosse si sono susseguite dal 24 agosto. Quindi c’è una fatica importante in primo luogo da parte di chi la sta vivendo come cittadino, e poi sono coinvolte le istituzioni tutte ai vari livelli territoriale e nazionale».
Fabrizio Curcio spiega che: «…ci sarà tempo per fare un’analisi delle cose che devono essere migliorate, però ricordiamoci – conclude – che ogni giorno si mettono in piedi dei sistemi che tendono un po’ a correggersi proprio perchè le azioni si stanno succedendo in maniera tale che non sempre inizi con quel programma e sei sicuro che quel programma può continuare così come lo hai pensato. Basti pensare alle verifiche di agibilità: in queste 50 mila scosse più volte si è dovuto ripassare perchè ogni volta che c’è un evento la situazione cambia. Ci sarà il tempo per fare dei correttivi.»
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(Fonte: Agenzia di stampa Dire – www.dire.it)
(EdP-mb)