Rendering del modulo di superficie lunare (Credit Thales Alenia Space)
Thales Alenia Space Italia ha recentemente siglato con l’Agenzia Spaziale Italiana un importante contratto per l’avvio delle attività su un modulo abitativo destinato alla superficie lunare, denominato Multi-Purpose Habitat (MPH), il primo avamposto abitativo permanente sul nostro satellite a complemento del fondamentale ruolo nella progettazione, nello sviluppo e nella costruzione dei moduli (HALO, I-HAB ed ESPRIT) per l’avamposto orbitante cislunare Gateway .
“MPH segnerà un traguardo storico come il primo modulo abitativo italiano a operare sulla superficie lunare. Questo è motivo di orgoglio per la nostra azienda, abituata ad affrontare e superare sfide di questo tipo con le capacità tecniche e organizzative che ci contraddistinguono” ha commentato Franco Fenoglio, a capo dei programmi di esplorazione planetaria umana e robotica in Thales Alenia Space.
La conferma della centralità di MPH è arrivata a metà ottobre 2023 con il superamento della “Element Initiation Review” della NASA, che ha permesso di apprezzare le funzionalità offerte dal modulo italiano MPH come fondamentali nell’ambito dell’architettura di superficie lunare del programma Artemis. La visione di Artemis di garantire una presenza umana sostenibile sulla Luna, preparatoria anche alle future missioni per Marte, passa pertanto dalla sede di Torino della Thales Alenia Space che, grazie all’Agenzia Spaziale Italiana, si conferma azienda di riferimento a livello mondiale per la progettazione, costruzione e operazione, grazie anche alla società ALTEC, di moduli abitativi per l’esplorazione umana dello spazio.
La prossima sfida per l’industria nei confronti dell’Agenzia Spaziale Italiana e della NASA, sarà il superamento della Mission Concept Review (MCR), prevista nel primo trimestre del 2024 e obiettivo fondamentale per autorizzare il proseguo del progetto nelle successive fasi di progetto e di sviluppo delle tecnologie critiche.
Infatti, le soluzioni per garantire la vita, seppur per un periodo di breve/media durata in un ambiente inospitale come la Luna, richiedono tecnologie all’avanguardia (basti pensare al problema della protezione dalla regolite e alla necessità di sopravvivenza alla fredda notte lunare).
In questa prima fase, Thales Alenia Space dovrà costituire il consorzio industriale composto da grandi piccole e medie imprese della filiera nazionale per l’avvio della fase implementativa.
Sarà fondamentale, attraverso le attività di progettazione del modulo, e la futura messa a fattor comune delle capacità tecnologiche e produttive del ‘sistema Italia’, poter garantire la fornitura di un modulo abitativo multi-funzionale sicuro e confortevole per gli astronauti e che sia in grado di dialogare con gli altri sistemi ed elementi costitutivi dell’architettura Artemis. Con l’obiettivo di perseguire la ‘vision’ di Thales Alenia Space Italia, realizzata attraverso il team di programma MPH, un mix di competenze senior, di dinamicità ed entusiasmo di nuovi talenti: “guidare lo sviluppo scientifico e tecnologico nel costruire il primo avamposto umano italiano sulla superficie lunare per potenziare e supportare l’esplorazione umana spaziale sulla Luna e oltre”.
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(Fonte e foto: Sec and Partners Ufficio Stampa Thales Alenia Space Italia )
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