La fotografia con cui Angiolino Palmieri aveva aggiornato il suo profilo Facebook il 13 novembre 2019. Un grande amore per il volo e per il suo aereo. Vogliamo ricordarlo così in un momento di gioia nella sua vita.
Si è schiantato col suo ultraleggero, probabilmente a causa di un improvviso banco di nebbia, su una casa disabitata di campagna alle porte di Modena.
La mattina di lunedì 20 dicembre 2021 era iniziata con un bel sole che faceva ben sperare per l’intera giornata, invece, verso mezzogiorno, secondo le prime ricostruzioni, nebbia e nuvole hanno fatto improvvisamente la loro comparsa sulla pianura modenese.
Angiolino Palmieri, 70 enne originario di Gaggio di Piano, frazione di Castelfranco Emilia in provincia di Modena, residente a San Prospero di Modena, imprenditore agricolo nonché titolare assieme al fratello di un’importante azienda agricola del luogo, la “Fratelli Palmieri“, grande appassionato di volo, cinque anni fa aveva conseguito l’attestato VDS per il pilotaggio di ultraleggeri, acquisendo una buona esperienza.
Decollato regolarmente verso le dodici di ieri 20 dicembre, dal campo volo Deltasport Modena di Gaggio di Piano, col suo moderno ultraleggero Tecnam P92S Echo bianco e giallo, marche I-6229, era diretto verso casa a San Prospero, dove aveva creato in campagna una propria pista di atterraggio. Giunto nei pressi della frazione Albareto, in Strada San Clemente, per cause ancora in via di accertamento ma verosimilmente, secondo le prime ricostruzioni, per la drastica riduzione della visibilità dovuta alla nebbia, ha urtato il tetto di una casa di campagna di tre piani disabitata fin dall’alluvione del 2014.
Nell’urto molto violento, il velivolo ha sfondato la copertura dello stabile, perdendo le ali, incastrandosi nel sottotetto. Nulla da fare per il pilota che è deceduto sul colpo.
I soccorsi sono stati allertati da un automobilista di passaggio giunto poco dopo lo schianto del velivolo. Sul posto sono subito intervenuti il personale del 118, Polizia di Stato, Carabinieri e i Vigili del Fuoco che hanno provveduto ad estrarre l’uomo dalle lamiere e a mettere in sicurezza l’area recuperando i rottami del velivolo. Il magistrato di turno ha poi disposto l’autopsia della salma al fine di verificare se a causare l’incidente sia stato un eventuale malore.
Per chi non è abilitato al volo strumentale, non sia in costante allenamento e non disponga di un velivolo certificato IFR (Instrumental Flight Rules), la presenza di nebbia costituisce uno dei maggiori pericoli per i piloti dell’aviazione generale e da diporto e sportivo, da evitare in modo assoluto. La mancanza di visibilità e di riferimenti al suolo possono essere causa di malessere e di grave disorientamento spaziale che nel giro di pochi minuti porta alla perdita completa dell’orientamento, fornendo false sensazioni sensoriali, e irrimediabilmente al rovesciamento del velivolo.
Le cause saranno comunque chiarite entro breve dagli specialisti dell’ANSV. Difatti, nel corso della giornata di ieri l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo, ha avviato tempestivamente un’inchiesta di sicurezza sull’incidente disponendo l’invio immediato di un proprio investigatore per acquisire elementi, nel più breve tempo possibile, al fine di ricostruire con esattezza la dinamica della tragedia.
EdP-mb