Di Claudio Toselli
La Vega 2017 (VG17) è la parte aeronautica della principale Joint Stars 2017 (JS17), il più grande evento esercitativo della Difesa di quest’anno.
Interoperabilità, sinergia, ottimizzazione, ottica interforze: questi concetti costituiscono l’anima delle operazioni della Difesa e, di conseguenza, di queste esercitazioni.
Con la VG17, l’Aeronautica Militare si mette alla prova, al fianco delle altre Forze Armate, per verificare e affinare la propria capacità di operare all’interno di scenari fittizi dettagliati, simulando missioni il più possibile realistiche. Missioni che potrebbero essere disposte nel mondo reale, per risolvere crisi internazionali con il supporto di operazioni aeree, ad esempio all’interno di una Crisis Response Operation sotto la guida della NATO o dell’Unione Europea. Proprio in quest’ottica, alla VG17 prenderà parte anche una componente dell’Aeronautica greca, presente con alcuni Phantom F-4.
Negli scenari contemporanei e futuri, sempre più complessi e mutevoli, è la capacità di interoperare, di agire insieme in un’ottica interforze che consente alle componenti della Difesa di assolvere ai propri compiti istituzionali. Le Forze schierate devono essere in grado di agire come un tutt’uno, coeso e perfettamente sincronizzato, ottimizzando l’impiego delle risorse e costruendo un grande e perfetto meccanismo in grado di muoversi all’unisono verso un obiettivo comune.
Questa è la vocazione della VG17, inclusa all’interno della JS17, una rete di esercitazioni svolta dalle Forze Armate in varie parti del territorio nazionale, basate su un unico scenario fittizio, che prevede la messa in atto di una vasta operazione interforze e multinazionale in risposta ad una crisi internazionale.
Una prima parte della Joint Stars, denominata Virtual Flag 2017 e dedicata ai processi di pianificazione delle operazioni aeree nel contesto di campagne di peace-keeping fuori dei confini nazionali, è stata condotta a giugno dall’Aeronautica Militare presso il Comando Operazioni Aeree di Poggio Renatico.
Con la seconda parte della JS17 l’esercitazione assume i connotati di una LIVE EXERCISE (LIVEX), che prevede la condotta di eventi reali, non più sul piano prettamente virtuale e simulato.
La fase LIVEX coinvolgerà più Forze Armate e prevederà l’effettuazione di una Non-combatant Evacuation Operation (NEO, Operazione di Evacuazione di Civili), oltre ad una operazione anfibia con la partecipazione di assetti della Marina Militare e dell’Esercito Italiano.
L’Aeronautica Militare garantirà la superiorità aerea nella zona di attività, conducendo operazioni di supporto alle altre Forze Armate: Close Air Support (CAS), Suppression of Enemy Air Defense (SEAD), trasporto tattico di personale operativo, evacuazione di civili feriti o in pericolo e tutte le altre tipologie di missione che potrebbero essere richieste alla Forza Armata nel mondo reale.