L’immagine del relitto (Foto: Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico – Emilia Romagna)
Il quadriposto di fabbricazione ex-sovietica Yakovlev YAK-18T, marche F-HRYL, decollato alle 08:22 dall’Aeroporto “G.Paolucci” di Pavullo nel Frignano (MO) il 17 settembre scorso, diretto in Francia, con un volo lungo la costa del Mar Tirreno, dopo pochi minuti di volo aveva perso i contatti con gli operatori al radar (link). Da due giorni erano stati attivati i soccorsi, temporaneamente senza l’uso degli elicotteri data la scarsa visibilità e la pioggia.
Nonostante il maltempo che ha ostacolato notevolmente le ricerche, una squadra del Soccorso Alpino e Speleologico toscano nel tardo pomeriggio di ieri ha individuato i rottami dell’aereo in territorio toscano sul versante del Monte Bocco, esattamente in Comune di Fivizzano (Massa Carrara) a poca distanza dal confine con l’Emilia-Romagna.
Le tre persone di nazionalità francese, verosimilmente decedute nell’impatto col suolo, sono state rinvenute ancora all’interno della carcassa del velivolo completamente bruciata. Dei predetti non sono ancora stati resi noti i loro nomi.
La posizione dell’aereo sarebbe stata individuata grazie all’analisi delle tracce geolocalizzate delle celle agganciate dai telefonini degli scomparsi. Analisi che avrebbe permesso di individuare con una buona approssimazione l’area dove effettuare la ricerca. Area coincidente con quella che avrebbe segnalato il figlio di una delle vittime per poter localizzare con una certa precisione (utilizzando una nota applicazione per rintracciare i cellulari) il punto in cui si trovava l’unico smartphone rimasto funzionante dopo lo schianto.
Le operazioni di recupero non sono ancora terminate, data l’orografia del terreno e il maltempo.
Le ricerche aeree sono state coordinate dall’Aeronautica Militare. Unitamente al SAER hanno operato il personale dei Vigili del Fuoco e gli uomini del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (SAGF).
EdP-mb