Passata è la tempesta… e il personale di servizio su quel velivolo, insieme a tutti i passeggeri, letteralmente terrorizzati, devono aver tirato un bel sospiro di sollievo quando è finito quell’inferno. La grandine doveva essere grossa come palle da tennis o anche di più, per aver sfondato il muso del velivolo e quasi mandati in pezzi i cristalli blindati della cabina di pilotaggio. Si può facilmente intuire che anche le ali e la carlinga dell’aereo devono aver subito danni gravissimi.
Lunedì scorso un Airbus A321 della compagnia brasiliana TAN, decollato da Rio de Janeiro diretto a Fortaleza, fatto scalo a Natal, dopo appena quarantacinque minuti di volo è dovuto rientrare all’aeroporto di Rio perchè si era imbattuto in una tempesta tropicale che aveva provocato danni gravissimi alle strutture del velivolo. Vista l’emergenza il comandante ha fatto rientro immediato alla base, si suppone anche con la paura che i cristalli gravemente lesionati potessero cedere definitivamente per l’impatto della velocità. Anche nella fase finale dell’atterraggio i piloti, che comunque sono riusciti ad atterrare in sicurezza, devono aver passato minuti di grande ansia dato che le incrinature formatesi sui cristalli avevano praticamente resa nulla la visibilità.
Non si capisce perchè nel 2015 sia ancora possibile finire in una tempesta tropicale, avendo a disposizione bollettini meteo e soprattutto sofisticati radar metereologici di ultima generazione di cui sono dotati i moderni liner.
(EdP-mb)