Visita al 31th Fighter Wing di Aviano

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Testo e foto di Claudio Toselli

Aviano, Aviano! Questo nome è stato sentito nel recente passato da migliaia di persone, anche non interessate all’aviazione o alle vicende politiche internazionali sostanzialmente recenti che sono accadute molto vicine ai confini nazionali, ma anche durante i lunghi anni della cosiddetta “Guerra Fredda”, che vedeva opporsi due ideologie in altrettante differenti alleanze militari: la NATO e il Patto di Varsavia” le cui prime unità non erano poi così distanti da Aviano e dall’Italia.

In inglese “Aviano Air Base“, o semplicemente come deve essere chiamato Aeroporto Militare “Pagliano e Gori”, non è altro che una base dell’Aeronautica Militare, a comando italiano, intitolata a due ufficiali piloti che sacrificarono la loro vita nel corso della Prima guerra mondiale, utilizzata dal 31th Fighter Wing dell’USAF (United States Air Force). Da allora, per 40 anni, la base è divenuta una sede operativa temporanea di unità aerotattiche statunitensi che vi si sono rischierate a rotazione.

L’aeroporto di Aviano fu fondato il 25 gennaio 1911 e dopo la realizzazione del primo hangar entrò in funzione nello stesso anno la Scuola d’Aviazione Militare. Nel 1917, in piena guerra mondiale, vennero iniziati i primi esperimenti di volo notturno e i relativi addestramenti degli equipaggi per le prime azioni belliche notturne. Terminato il conflitto, Aviano ospitò le scuola “caccia” e “bombardieri”, oltre ad altri reparti della Regia Aeronautica italiana.

Durante le fasi della Seconda guerra mondiale la base fu occupata da reparti della Luftwaffe tedesca e da quelli della Repubblica Sociale Italiana (RSI). Subì gravi bombardamenti dall’aviazione alleata e nel maggio 1945 fu occupata dalla First Division canadese; in seguito ospitò i reparti della Mediterranean Allied Air Force e della RAF (Royal Air Force). La base fu riconsegnata all’Aeronautica Militare italiana nel 1947.

Nella storia recente con l’inizio della contrapposizione fra Est e Ovest, presero avvio i negoziati fra Italia e Stati uniti allo scopo di trasformare l’aeroporto di Aviano in una base aerea USAF integrata nel sistema difensivo NATO. L’accordo fu siglato il 20 ottobre 1954 e in febbraio 1955 giunsero i contingenti USAFE (United States Air Force Europe) e del 629th Air Control and Warning Squadron (ACWS), seguiti successivamente dal 7207th Air Base Squadron (ABS) per il supporto logistico e l’assistenza ai reparti operativi del Tactical Air Command (TAC). Dal 1994 il 31th Fighter Wing con due gruppi di volo, il 510th Fighter Squadron “Buzzards” e il 555th Fighter Squadron “Triple Nickel” su velivoli F-16, è divenuta l’unità definitiva la cui missione principale è quella di fornire potenza di combattimento e supporto in tutto il mondo nei momenti critici, per raggiungere gli obiettivi statunitensi e della NATO, mentre in tempo di pace è costantemente in addestramento per il suo ruolo di “prontezza al combattimento”, mantenendo aeromobili e personale in un elevato stato di allarme in un settore molto delicato come è la Regione Meridionale della NATO. I suoi velivoli sono stati massicciamente impiegati nei cieli dell’ex Jugoslavia e nelle operazioni belliche sulla Bosnia e Kosovo.

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